Come difenderci dalle punture d'insetto
Con l'arrivo dell'estate si vive molto di più all'aperto e può accadere di essere punti da un insetto, da zanzare, api o vespe.
Come si può evitare di essere punti o cosa si deve fare dopo una puntura d'insetto?
Come difenderci dalle punture d'insetti
Come riconoscere le punture di insetto
Le punture di insetto provocano un lieve gonfiore della cute che si presenta arrossata.
Gli insetti che non volano pungono generalmente più volte sempre nella stessa regione del corpo (le cimici ad esempio), mentre gli insetti che volano colpiscono le zone scoperte anche distanti.
Quali sono gli insetti più frequentemente chiamati in causa?
Le zanzare, quando si posano sulla pelle, assumono la posizione “di puntura”, con il pungiglione all’ingiù. Pungono più frequentemente dopo il tramonto e sono attratte dalle fonti di luce. Quando fa molto caldo, pungono spesso anche nelle ore diurne, soprattutto nei pressi di corsi d’acqua stagnanti, dove le zanzare si riproducono. In corrispondenza della zona della puntura la pelle presenta un pomfo, cioè una chiazza pruriginosa in rilievo di colore rosso. Il fastidio è più intenso nelle pelli chiare e delicate e si attenua dopo circa due giorni.
I tafani sono insetti di colore tra il marrone e il grigio simili alle mosche, ma dalla forma più allungata. Si trovano più frequentemente nelle zone di campagna, in prossimità di stalle o allevamenti di bestiame. I tafani attaccano soprattutto di giorno e sono più aggressivi quando il clima è caldo.
La puntura dei tafani è più dolorosa rispetto a quella della zanzara ma non è pericolosa perché la sostanza irritante rilasciata nella pelle dal pungiglione non causa forme di allergia. La pelle mostra una zona arrossata, irritata e pruriginosa.
Cosa fare dopo una puntura di insetto?
Il trattamento dipende dall’intensità della reazione e quindi dal grado di sensibilizzazione della persona alle sostanze inoculate dall’insetto.
In caso di una reazione locale è sufficiente una crema a base di cortisone; se il prurito è diffuso e intenso possono essere utilizzati antiistaminici per via orale, mentre è controindicato l’uso di antistaminici topici perché fotosensibilizzanti; in casi eccezionali con reazioni generalizzate si deve ricorrere al cortisone per via orale.
È importante evitare di grattarsi per prevenire sovrainfezioni batteriche frequenti soprattutto in età pediatrica.
Possono essere utilizzati altri rimedi?
Spesso si ricorre ai rimedi fai-da-te come applicare ammoniaca o frizionare sulla puntura con del limone. L’ammoniaca ustiona la pelle e il succo del limone rende la pelle fotosensibile.
Può essere utile ad esempio l'applicazione di un cubetto di ghiaccio sulla puntura per ridurre il prurito oppure applicare una pomata lenitiva al tea tree oil o
l’applicazione di Olio di Neem, che agisce riducendo il prurito.
Come prevenire il rischio di puntura?
Per ridurre il rischio di essere punti possono essere utilizzare alcune accortezze:
Cospargere la pelle con prodotto repellente a base di sostanze naturali.
Applicare zanzariere alle finestre.
Evitare i ristagni di acqua nei sottovasi.
Possono essere utili gli insetticidi?
È bene evitare gli insetticidi chimici, che possono causare irritazione alle vie respiratorie. In caso di utilizzo è bene aerare la stanza per almeno mezz’ora.
Invece possono essere utilizzati piccoli apparecchi ad ultrasuoni, non fastidiosi per l’orecchio umano ma intollerabili per gli insetti.
Ottimi come repellente sono i classici “zampironi” oppure le candele alle essenze di citronella e geranio, da usare solo all’aperto.
Per chi vive in zone dove ci sono molti insetti possono essere utilizzate apparecchiature che emettono un flusso continuo di anidride carbonica capace di guidare gli insetti verso la trappola. Questi apparecchi vanno posizionati tra l’area di riproduzione delle zanzare (acqua stagnante, cespugli, ecc…) e l’area frequentata dalle persone.